Il teatro non è indispensabile. Serve ad attraversare le frontiere fra te e me
(Jerzy Grotowsky)


primo piano di lato



Il ricordo più lontano che ho del teatro risale ai tempi in cui non arrivavo al tavolo della cucina e sognavo di fare uno spettacolo con le tende come sipario. Poi ho incontrato il mondo e quel sogno è evoluto con me. Ora è lavoro, passione, necessità. E ancora sogno.

Con il teatro il tempo si riempie di attimi densi, e io mi sento viva: è un compagno di viaggio che dà e prende molto.

E' incontro.
Persone che abitano il tempo e lo spazio con te, con le quali ti metti a nudo, ti tuffi in una ricerca aperta all'improvvisazione, al contatto, allo studio, alla scoperta degli altri e di te stesso.

E' parola.
Oltre i limiti del tempo, vive di emozioni, memorie, desideri. Ha i piedi imbevuti nella realtà, la respira e le dà nuova forma lontano dalla quotidianità.

E' danza.
Un corpo palpitante nello spazio, che sente la presenza di muscoli ed ossa, i respiri che si sciolgono nell'aria, il bacino che abbraccia il pubblico. Ogni poro della pelle esplode e fili invisibili ti collegano a tutto quello che è intorno a te e dentro di te.

E' pubblico.
Il teatro ha bisogno del pubblico per essere. E non c'è un pubblico di serie A o di serie B, uno di adulti e uno di bambini. Ogni volta è un'esperienza unica e irripetibile. E sempre merita la qualità.

E' viaggio.
Attraverso paesi, volti, lingue, storie personali, immagini che costruiscono la nostra memoria.

E' libero gioco intessuto di responsabilità.
Con i colleghi, gli spettatori, te stesso. Con il tuo sogno.

E' bambino.
Quello che è dentro di te e che ti spinge a togliere le reti della paura per vivere l'avventura.
Quello che incontri nei laboratori e che si affida a te spalancando le braccia in un'esperienza nuova.
Quello che a fine spettacolo esce dal teatro con gli occhi scintillanti, che abbia 5 anni o 50. L'infanzia è un cuore che non ha età.

Sono su questo cammino da anni, non ne vedo la fine né il traguardo. Sono semplicemente in viaggio. Spesso la vita ti abbraccia se resti aperto e le vai incontro.

E così, mi lascio sorprendere.

Elena